Il GUERRIERO è l’archetipo dell’eroe positivo in grado di combattere e vincere le proprie battaglie, è l’eroe che con coraggio affronta i suoi demoni e li sconfigge, che si prende la responsabilità di lottare in prima linea per ciò che crede senza chiedere a nessuno di farlo per lui.
Il mito del guerriero è presente nella cultura e nella tradizione delle più importanti civiltà del passato. Nell’antica Grecia, gli Spartani erano considerati guerrieri eccezionali, selezionati ed educati fin dalla nascita per eccellere nell’arte della guerra. Personaggi come Leonida e i suoi 300 condottieri sono entrati nel mito e hanno ispirato decine di scrittori e registi. Non possiamo poi dimenticare gli antichi guerrieri giapponesi: i Samurai. Devoti al loro Daimio, i Samurai dedicavano la loro intera esistenza alla pratica disciplinata e a quei nobili principi che sono ben fotografati nell’Hagakure, il libro segreto dei Samurai
L’archetipo del Guerriero è stato più volte incarnato nel corso della storia anche dal genere femminile. Tra le guerriere più note vi sono senz’altro le Amazzoni, risalenti ai miti greci. Ma molto più interessanti sono alcune figure singole che hanno dato lustro all’archetipo Guerriero femminile: Ah-Hotep, la regina guerriera dell’Antico Egitto; Fu-Hao, regina della dinastia Shang, che in Cina guidò un esercito di più di 13.000 soldati già nel 1.200 a.C.; ed infine Giovanna D’Arco, la ragazza di umili origini, che nel XV secolo arrivò a ricoprire ruoli di altissimo livello all’interno dell’esercito di una nazione come la Francia.L’archetipo del Guerriero è da sempre parte integrante della storia umana, ma in che modo può diventare parte della nostra storia personale?
Il Guerriero dentro di noi ci impone di essere coraggiosi, integri e forti, capaci di fissarci delle mete e di raggiungerle, di evadere dai confini che ci imprigionano e di partire alla conquista del mondo.
Meditare questo archetipo può aiutarci a focalizzare dentro di noi le qualità del nostro guerriero interiore e trovare la strada per vincere le nostre battaglie personali. Tutti noi possiamo sviluppare le qualità del guerriero, tutti noi siamo chiamati a viverle nella nostra storia personale:
Il coraggio, intenso come consapevolezza delle proprie paure e del sapere che “tutto ciò che si desidera sta al di là di quello che temiamo”;
la determinazione, intesa come intensità di azione verso quello che abbiamo compreso “è il nostro bene”, è la meta che la nostra anima si è assegnata in questo viaggio sulla terra;
Il distacco emotivo, che non è cinismo ma è capacità di distaccarsi da emozioni, dubbi e paure. Distaccarsene non significa non provarle. Il Guerriero ha imparato ad osservare queste “tossine del pensiero” senza però permettere loro di influenzarne il giudizio o l’azione. Tale risultato può essere raggiunto attraverso una costante pratica meditativa e osservazione di se.
La Lealtà ad un bene superiore che è il riconoscere la responsabilità che ognuno di noi ha nei confronti degli altri, dei compagni di viaggio, delle creature che ci circondano e del regno in cui ci muoviamo, la nostra terra.
Per raggiungere tutto questo il Guerriero non perde giorno senza mettersi alla prova, affronta le sue paure, è costante nell’azione, cade e si rialza, trasformando le difficoltà in occasioni perchè solo nell’errore e nelle proprie ombre, possiamo imparare. Come scrive Coehlo nel Guerriero di Luce:
Ogni guerriero della luce ha avuto paura di affrontare un combattimento.
Ogni guerriero della luce ha tradito e mentito in passato.
Ogni guerriero della luce ha imboccato un cammino che non era il suo.
Ogni guerriero della luce ha sofferto per cose prive di importanza.
Ogni guerriero della luce ha pensato di non essere guerriero della luce.
Ogni guerriero della luce ha mancato ai suoi doveri spirituali.
Ogni guerriero della luce ha detto “sì” quando avrebbe dovuto dire “no”.
Ogni guerriero della luce ha ferito qualcuno che amava.
Perciò è un guerriero della luce: perché ha passato queste esperienze, e non ha perduto la speranza di essere migliore.