Creatività – 7 novembre 2015

Nel passato la creatività era una qualità che veniva attribuita solo a Dio, solo a lui era possibile  la possibilità di un atto creativo.

E’  negli anni cinquanta che entra nel lessico italiano la parola creatività come talento e capacità artistica. In realtà a parte l’arte, gli atti creativipossono essere anche piccole azioni quotidiane: è creativa anche una casalinga che reinventa una ricetta di cucina perchè manca un ingrediente o un elettricista che trova una soluzione diversa per fare funzionare un impianto. In pratica l’atto creativo è immaginare una possibilità fino a quel momento non contemplata.

Il Creativity Research Journal ha pubblicato recentemente una ricerca in cui 300mila persone sono state sottoposte a uno dei test più usati per misurare la creatività. Il risultato ha mostrato un chiaro declino dei punteggi rispetto a quello degli anni passati, notando un notevole decremento dal 1990 in poi, mentre gli analoghi test sull’intelligenza indicano una continua crescita del quoziente intellettivo: un ambiente molto ricco di stimoli come quello attuale pare averci reso più intelligenti, “addormentando” però l’inventiva, specie nei bambini, che invece, di solito, sono i migliori nei test di creatività.

Secondo i ricercatori, ciò accade perché interagiamo in modi sempre più impersonali grazie alla tecnologia, perdendo “segnali” comunicativi che arrivano dal contatto diretto e aiutano a sviluppare una personalità estrosa.

La creatività è composta da diversi fattori: capacità di produrre nuove idee, flessibilità e originalità e si sviluppa attraverso un atteggiamento mentale aperto, di curiosità e disponibilità al cambiamento, senza pregiudizio.

La creatività è la capacità di trascendere l’ordinario. E’ la capacità particolare del pensiero di “pensare fuori dagli schemi” per trovare soluzioni originali ai problemi.

Ming-Dao Deng scrittore cino-americano, artista e filosofo, maestro di arti marziali, afferma:

“L’apprendimento è la fonte della gioventù. Non importa che età abbiamo, non dobbiamo mai smettere di crescere.

Finché continueremo a imparare, ad aprirci a nuove idee e nuovi modi di affrontare le cose, ad approfondire la conoscenza di noi stessi e del mondo che ci circonda, praticheremo la più alta forma di creatività personale.

Dobbiamo saperci rinnovare a seconda delle circostanze: è questo incessante atto creativo a consentirci di restare giovani.”

La creatività richiede un impegno costante, una pratica intensa e quotidiana. Harvey B Mackay uomo d’affari e redazionista americano ha dichiarato che “un metodo a prova di bomba per restare creativi è costringiti ad imparare qualcosa di nuovo ogni giorno.”

Spesso viviamo addormentati nella routine, ripetiamo gli stessi gesti, gli stessi percorsi sicuri e ci densensibilizziamo poco alla volta, alla vita.

La creatività è un aspetto della passione, la passione per la vita. E’ immaginare nuovi orizzonti, nuove possibilità e spazi.

Oggi è molto di moda parlare di legge di attrazione, ma la legge di attrazione è un vero e proprio atto creativo e non funziona semplicemente pensando a quello che vorremmo, ma immaginando come sarebbe la nostra vita se avessimo quello che desideriamo e vivere nel qui e ora come se lo avessimo.

Scrive Ekhart Tolle: “Il modo più potente di creare è, come Gesù e molti altri insegnamenti hanno detto, sentire la gioia e la bontà della vita adesso. È come se già avessi ciò che hai intenzione dei creare. Quindi se pensi… avere una casa più bella o un posto dove vivere… vuoi creare questo… fino a che non credi che questo ti renderà felice perché senti già (questa non viene chiamata felicità) senti già la gioiosa vitalità che è la presenza. E poi se è questo che vuoi, da questo puoi creare una casa, perché praticamente ce l’hai già, la gioia è già in te. Diventa secondario se la ottieni oppure no. Gesù disse “Quando chiedi qualcosa, credi di averlo già ricevuto, e ti sarà dato.”…Questo è il segreto di tutta la manifestazione. È sentire che ce l’hai già. Devi trovare la pienezza e la gioia nel momento presente. Poi la creazione diventa più semplice.”

Per essere davvero creativi non bisogna avere pregiudizi, non bisogna pensare e rimanere bloccati nella razionalità. Occorre fidarsi del nostro cervello destro, della nostra immaginazione e navigare in mondi sconosciuti ma possibili, per gettare le basi di una vita più sana e più in sintonia con la nostra anima.