Meditiamo i piedi

I piedi rappresentano simbolicamente le nostre radici, il contatto con la terra.

La stessa espressione “pianta del piede” contiene in sé questa associazione con il regno vegetale (pianta) e richiama l’Albero della Vita. I piedi quindi rappresentano il potenziale dell’uomo, il progetto dell’anima che si incarna ed entra nella condizione terrestre.

Nella psicologia bioenergetica si parla di “grounding”.  Lowen, esponente di questa tradizione, ne parla come la capacità dell’individuo di “essere radicato e con i piedi per terra”. Dall’osservazione di come un individuo si “appoggia” a terra, si può comprendere il contatto con il mondo circostante. La postura eretta rappresenta per Lowen quella “dell’adulto responsabile”, in grado di sostenersi sulle proprie gambe e di affrontare in maniera efficace la realtà che lo circonda. In questo senso l’appoggio è da intendersi come autosostegno, capacità di appoggiarsi, di creare un radicamento psicofisico.

Alla nascita, se tutto avviene in modo naturale, i piedi sono gli ultimi ad uscire.

Per un periodo della nostra vita veniamo “portati” e non siamo in grado di muoverci attraverso i nostri piedi. Poi finalmente i piedi diventano il mezzo che ci permette di avanzare, di iniziare ad individuarsi, di staccarsi dall’appoggio materno. L’avanzare dei piedi può diventare anche un fermarsi, un bloccarsi, un arretrare difronte alle sfide della vita. I piedi rappresentano quindi la chiave simbolica dei nostri sostegni “relazionali”, il che spiega l’importanza del rito del lavacro dei piedi in tutte le tradizioni. Esso purificava la relazione dell’uomo con il mondo, con il “divino”. E non è un caso che in Cina i piedi delle bambine venissero fasciati. Sotto il pretesto di un significato erotico ed estetico si celava infatti la convinzione che fosse possibile rinchiudere, imprigionare la donna in una modalità relazionale di dipendenza nei confronti dell’uomo, limitandone il potenziale di mobilità.

Il significato psicologico legato al tema dei piedi può essere presente anche nei modi di dire comuni presenti nel linguaggio, sotto forma di metafore :

Avere i piedi per terra”

Prendere piede nella vita”.

Reggersi in piedi con le proprie forze”.

Giacere ai piedi di qualcuno”.

Essere un leccapiedi”

Calpestare gli altri”.

Essere ai piedi di qualcuno”

Frasi che ci rimandano al linguaggio nascosto dei piedi e di cui tutti abbiamo fatto esperienza.

Cosa significa quindi meditare i piedi? Significa prendere contatto con gratitudine di questa nostra parte del corpo che ci sostiene e proprio per i loro significato simbolico, contattare la forza e la determinazione con cui ci muoviamo nella vita.

Corro perché molto prima che le mie orme svaniscano, forse avrò ispirato qualcuno a rifiutare la strada facile, a scendere in pista, a mettere un piede davanti all’altro e ad arrivare alla mia stessa conclusione: corro perché questo mi porta sempre dove voglio andare.” DEAN KARNAZES(ultramaratoneta statunitense)