Meditiamo i polmoni

Sabato 28 aprile, dalle 11 alle ore 12, conduce Silvia Gnudi

La vita inizia con un “soffio”……è in quel momento esatto che con il primo vagito prendiamo possesso del nostro spazio. I nostri polmoni per la prima volta si espandono e noi prendiamo dal nuovo ambiente che ci circonda l’aria che ci serve per vivere. E quando la nostra vita terrena termina con un ultimo soffio restituiamo la nostra prima boccata di ossigeno.

E’ interessante che il polmone è l’unico organo ad avere il suo “debutto” alla nascita perché nel feto, all’interno dell’utero materno, il cuore già batte, il rene drena, il fegato metabolizza, mentre proprio il polmone deve aspettare il parto per inaugurare con il primo vagito il suo “respiro” così fondamentale per la vita. Questo fenomeno è così vero e così evidente che da sempre tutte le antiche tradizioni associano l’inizio ed il perpetuarsi della vita al “respiro”, al “soffio”.

Nella Bibbia possiamo leggere che “il Signore plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente” (Gen 2, 7). È attraverso un “soffio” che il Signore “alita” e dunque trasmette la vita.

“Il polmone, dopo il cuore è l’organo di maggiore importanza per quello che riguarda la nostra vita, attraverso la respirazione il nostro corpo mantiene l’omeostasi, controlla il ph , porta fuori le tossine e incamera ossigeno. Con il suo movimento ritmico, non sempre controllato dalla nostra volontà fa in modo di unire il nostro corpo con la parte spirituale del cosmo .Quando si respira lo fa tutto il nostro corpo, ogni organo, ogni cellula, si nutre di ossigeno per ricavarne energia, nutrimento, calore.” cit.

Scrive Paola Consoli esperta di Rebirthing e Tecniche di Breathwork “Il respiro è l’impronta digitale dell’Anima. Ciascuno di noi viene al mondo con un Essenza, delle qualità, un modo di manifestarsi e uno Scopo. A questa “cassetta degli attrezzi” si aggiungono le esperienze fatte nella vita, dalla permanenza nella pancia della mamma in poi. Tutto ciò costruisce ciò che noi siamo, sia negli aspetti evolutivi che nelle limitazioni. E tutto ciò si può leggere nel respiro di ciascuno. Il respiro parla di ciò che siamo e ciò che potremmo essere. Il nostro modo di respirare è unico e personale. Può essere espanso e liberato , migliorando così la qualità della propria vita. Ma prima necessita di essere accolto, esplorato, e completamente accettato. Inspirazione e espirazione corrispondono rispettivamente ai momenti della espansione e della crescita e dell’abbandono alla vita. Abbiamo bisogno di stare bene in entrambe le manifestazioni per stare bene nel corpo e nell’esistenza. Attraverso il respiro è possibile incontrare una importante via di autoconoscenza e di crescita, in modo sicuro e autonomo. Trasformare un atto inconsapevole e automatico, ma fondamentale per la vita, in un atto consapevole significa trasformare consapevolmente le nostre esperienze e recuperare la nostra forza.”

Il respiro ci connette con lo spazio che ci circonda, ci connette con il respiro di GAIA la terra ci connette con il cosmo. E’ uno scambio di energia tra noi e il creato in uno spazio che non ha limiti. Nel respiro possiamo ritrovare noi stessi, possiamo diventare profondamente consapevoli, nel respiro breitling replica possiamo entrare in contatto con la nostra anima e con Dio. Respirare con consapevolezza, seguire ogni atto respiratorio fino in fondo senza dare nulla di scontato è una preghiera di gratitudine al Creatore. Quando entriamo nel respiro dell’Universo possiamo sperimentare fino in fondo il senso dell’Unità, il senso di essere Uno con il tutto: noi respiriamo mentre l’Universo ci respira in un unico ritmo.